Escursioni

Per favorire la scelta degli itinerari più adatti alle vostre condizioni fisiche, all’esperienza e ai vostri desideri, ecco una scala delle difficoltà escursionistiche che descrive le principali caratteristiche dei percorsi in base alla lunghezza, al dislivello e alla tipologia di ambiente.

Scala delle difficoltà escursionistiche


T Turistico – Livello di difficoltà: facile. Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri con dislivelli e sviluppi non impegnativi. Richiedono una conoscenza minima dell’ambiente montano e una modesta preparazione fisica.
E Escursionistico – Livello di difficoltà: medio. Percorsi che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario comunque segnalate; si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi e percorrenze medio lunghe. Necessitano di una certa esperienza e conoscenza del territorio montano, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
EE Escursionisti Esperti – Livello di difficoltà: impegnativo. Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari, anche a quote relativamente elevate e con notevole sviluppo. Richiedono esperienza di montagna, passo sicuro e assenza di vertigini, equipaggiamento e preparazione fisica adeguati.
EAI Escursioni ambiente innevato. Escursioni che prevedono per la progressione, l’utilizzo di racchette da neve (ciaspole), ghette para neve e bastoncini telescopici da escursionismo. Itinerari ben evidenti, che si snodano lungo pianori, valli, zone boschive o su ampie dorsali poco esposte, con dislivelli contenuti, dove sia possibile garantire sicurezza di percorribilità al riparo da fenomeni valanghivi.